La serie nasce con l’idea di ripensare i luoghi rappresentati da Giorgio De Chirico, provando a immaginarli oggi dopo cento anni di non-vita, desolati, disabitati e abbandonati, ma intatti, non contaminati da interferenze e rimaneggiamenti moderni.

Come sarebbero oggi questi luoghi?
Quale la naturale metamorfosi degli spazi?

I soggetti fotografati sono modellini di edifici che riprendono le architetture metafisiche ideate da De Chirico, o costruzioni ispirate ai borghi di fondazione d’epoca fascista che molto hanno in comune con le atmosfere create dal pittore.
Attraverso queste immagini l’artista continua la sua esplorazione del paesaggio, reale o immaginario, e delle tematiche dell’abbandono.